Giovedì 08 Ottobre 2015 09:29 |
Hýbris (dal greco antico ὕβρις) significa letteralmente “tracotanza”, “eccesso”, “superbia”, “orgoglio” o “prevaricazione”. Nelle tragedie greche la hýbris, peccato compiuto da chi offende con prepotenza e tracotanza, è punita dalla “némesis” (in greco νέμεσις), che significa “vendetta degli dei”, “ira”, “sdegno”.
Secondo uno studio, compiuto da David Owen (House of Lords, London) e Jonathan Davidson (Department of psychiatry and behavioural sciences, Duke University Medical Center, Durham), dal titolo “Hybris syndrome: an acquired personality disorder?” e pubblicato nel 2009 sulla rivista di neurologia “Brain” (vedi: http://brain.oxfordjournals.org/content/brain/132/5/1396.full.pdf), come riporta il sito internet “italiasalute.it” (vedi: http://www.italiasalute.it/News.asp?ID=7162), la sindrome di hýbris è un disturbo della personalità (come quello narcisistico, l’istrionico e l’antisociale), caratterizzato da comportamenti arroganti e ispirati da presunzione, che si accompagnano a una preoccupazione maniacale per la propria immagine. Secondo gli psicologi questo quadro mentale si presenta il più delle volte nelle persone che gestiscono il potere, specie se si protrae nel tempo e se al potere si aggiunge il successo. Difatti, sarebbe proprio un’“intossicazione da potere” a scatenare la sindrome, insieme a determinate predisposizioni genetiche. Per parlare di “sindrome di hýbris”, devono essere presenti almeno tre o quattro di una serie di 14 sintomi, e cioè:
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Renzo Arbore come testimonial della campagna elettorale del deputato Furio Radin a spese della Direzione generale per l’Unione Europea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e pertanto violando la Legge n. 73 /2001 |
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Mercoledì 02 Settembre 2015 06:55 |
L’Unione Italiana di Fiume e l’Università Popolare di Trieste hanno inviato una lettera, datata 5 agosto 2015, a tutti gli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia per informarli che hanno organizzato un concerto del grande artista Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, che avrà luogo il 5 settembre p.v. all’Arena di Pola. Stando ai dati delle ultime elezioni dell’Unione Italiana nel 2014, sono 37.502 gli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia e, quindi, se sono state altrettante le lettere inviate, soltanto per le spese postali sono stati sborsati almeno 16.000,00 euro. Naturalmente, l’ingresso al concerto è libero, ossia gratuito. La lettera è in funzione della campagna elettorale di Furio Radin, deputato al Parlamento croato (dal 1992) e Presidente dell’Unione Italiana (dal 2006), che ha intenzione di candidarsi per la settima (7) volta consecutiva alla funzione di deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento croato. Stando alle ultime indiscrezioni, le elezioni parlamentari in Croazia si terranno entro quest’anno. Non desta meraviglia che Furio Radin, con l’appoggio di Maurizio Tremul (un tandem ben rodato nell’ultimo Ventennio), sia riuscito nell’intento di organizzare il concerto di Renzo Arbore all’Arena di Pola a qualche mese dalle elezioni parlamentari, presentando l’evento sotto le mentite spoglie denominate “Giornate della Comunità Nazionale Italiana” o “Raduno della Comunità Nazionale Italiana” (aggiungendo al concerto un convegno e una tavola rotonda), ma stupisce che il Comitato di coordinamento per le attività in favore della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia (istituito dal Ministero degli Affari Esteri italiano con decreto ministeriale n. 4032 del 3 luglio 1995) abbia approvato tale iniziativa, che comporta una spesa pianificata pari a 182.754,00 euro (e cioè 31.830,00 euro per il raduno dei giovani + 130.924,00 euro per il raduno della Comunità Nazionale Italiana + 20.000,00 euro per l’evento promozionale dell’imprenditoria). Di fatto, la partecipazione dei connazionali al concerto di Renzo Arbore si vuole presentare come “Raduno della Comunità Nazionale Italiana” e le spese che si dovranno sostenere alla fine saranno maggiori di quelle pianificate.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Settembre 2015 07:20 |
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L’entrata dello Stato croato nella gestione del bene immobile dell’Unione Italiana, acquistato e restaurato con i mezzi finanziari dello Stato italiano |
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Martedì 25 Agosto 2015 06:27 |
Nel 1998, grazie ai fondi stanziati dal Ministero degli Affari Esteri italiano, l’Unione Italiana di Fiume ha acquistato il Palazzo Soardo-Bembo (Castel Bembo) a Valle per 247.761,67 euro, assegnandolo in usufrutto alla locale Comunità degli Italiani per la durata di 99 anni. Per l’intera ristrutturazione di Castel Bembo, il Ministero degli Affari Esteri italiano ha stanziato circa 1 milione e 700 mila euro. Pertanto, per l’acquisto del Palazzo, il suo restauro e l’acquisto degli arredi e delle attrezzature, la Repubblica Italiana ha investito circa 2 milioni di euro. Il 19 novembre 2012 a Valle, il Sottosegretario di Stato agli affari esteri, Staffan de Mistura, ha inaugurato il Palazzo Soardo-Bembo, che dopo un lungo restauro è tornato a essere sede della locale Comunità degli Italiani (vedi: http://www.unipoptrieste.it/rassegna-stampa/novita/inaugurato-castel-bembo-gioiello-dellistria-e-della-cni).
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La Corte suprema non si è pronunciata in merito alla controversia |
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Lunedì 20 Luglio 2015 07:04 |
Con riferimento al Comunicato stampa del Presidente (secondo me illegittimo) della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana del 15 luglio 2015, incentrato sul Decreto della Corte suprema e reso pubblico sui mezzi d’informazione della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, ritengo necessario esprimere le seguenti precisazioni:
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